Arriva dalla Francia un caso di gossip ovale davvero poco piacevole. Qualche giorno fa un ex giocatore dal curriculum invidiabile è apparso in TV per una pubblica richiesta di scuse. Non si trattava però di un atleta chiamato a discolparsi di fronte ad una commissione disciplinare. Non un eye gouging, non uno stamping, ma un placcaggio alto alla buona educazione che mai ci si aspetterebbe da una leggenda del rugby d’Oltralpe come Christophe Dominici.
In diretta su Eurosport all’interno della trasmissione Commission de Discipline, l’ex ala dei Blues autore di 125 punti spalmati su 65 caps, ha recitato un mea culpa nei confronti dell’ex CT Guy Noves vittima di una telefonata ingiuriosa perpetrata da Dominici stesso in piena notte durante l’inverno del 2018.
I FATTI. La querelle fra Noves e i vertici della FFR, autori di una controversa epurazione verso il tecnico in carica dal 2015 al 2017, ha occupato gran parte delle cronache sportive francesi dal 2018 a oggi. Da una parte Noves che chiedeva un risarcimento danni di 1 milione di euro al Tribunale del lavoro, dall’altra la FFR che si opponeva trincerandosi dietro la cosiddetta “giusta causa”. Noves affermava di essere stato messo all’angolo per un rancore personale di Laporte, mentre i vertici federali lo accusavano di scarsa collaborazione con le squadre del Top 14 a causa di un carattere autoritario e poco incline al rispetto delle esigenze dei club. Alla fine la battaglia legale è stata vinta da Noves, che però ha confermato di non aver mandato giù il boccone. “Non dimenticherò mai quello che ho passato. Sono risentito per coloro che mi hanno fatto del male. Dall’oggi al domani, due giovani ( Bernard Laporte e Serge Simon ) hanno deciso di licenziarmi, presumibilmente per il bene del rugby francese. Non mi hanno rispettato per quello che sono, quelli che hanno lavorato con me lo sanno: rispetto gli altri e pretendo che anche gli altri facciano lo stesso con me”.
Passate le vicende giudiziarie, sono state riportate nella prima uscita pubblica di Noves alcune dichiarazioni molto forti nei confronti di Bernard Laporte, ma soprattutto è trapelata un’accusa netta verso un non meglio specificato giocatore internazionale reo di aver telefonato in piena notte all’ex allenatore della Francia per pronunciare le seguenti parole : “Noves, sei uno stronzo … Sei un imbroglione, una merda … Ogni volta che siamo venuti a Tolosa ti abbiamo sculacciato… sei una pippa.”
Oggi, ad un anno di distanza è Dominici a confermare su Eurosport la caduta di stile. Una buccia di banana ancora più imbarazzante dell’in avanti commesso in area di meta contro l’Italia nel 2004. Il fatto assume un contorno ancora più spiacevole perché avvenuto durante la serata di gala dello Stade Francais in occasione dei vent’anni dallo scudetto del 1998. Alla cerimonia erano presenti anche Bernard Laporte e Serge Simon, numero 1 e numero 2 della FFR nonché grandi detrattori di Noves, che a sua volta ha rincarato la dose affermando di aver sentito più voci conosciute durante la telefonata incriminata.
Questo dimostrerebbe un fronte unito di dirigenti ed ex giocatori fedelissimi al Presidente Federale francese, tutti compatti contro la gestione di Noves.
LA PUBBLICA AMMENDA. Dominici ha cercato di giustificarsi facendo notare che le offese erano figlie di uno stato di alterazione causato dall’alcol. Così il trequarti ha proposto una pacificazione invitando Noves a bere insieme per sotterrare i vecchi rancori. Considerando le circostanze in cui sono maturati i fatti è molto difficile che la vicenda fra Laporte, i suoi fedelissimi e Guy Noves possa finire a tarallucci e vino.
Per chi mastica il francese, ecco la video dichiarazione:
Cristophe Dominici si scusa con Guy Noves
La mala educaciòn
Quando i valori del rugby affogano in un bicchiere